La proposta è stata avanzata dai rappresentanti del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili durante l’audizione dinanzi alla Commissione interministeriale per la riforma della giustizia tributaria dello scorso 19 maggio: trasferire la fase di reclamo e mediazione del processo tributario dinanzi ad un organo terzo e indipendente rispetto alle parti in causa per le liti di valore non superiore a 50mila euro.
In particolare, i Commercialisti propongono “un organo monocratico per le liti fino a 3mila euro e un organo collegiale per le liti di valore superiore fino a 50mila euro, composto da un giudice tributario cessato dal servizio e da due componenti nominati sulla base delle loro competenze tecniche, rispettivamente, dall’amministrazione finanziaria attraverso gli organi di vertice e dai Consigli nazionali degli avvocati e dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, selezionati in base a una procedura pubblica per titoli e che abbiano una qualificata esperienza nella materia tributaria di durata almeno decennale”.
I Commercialisti hanno inoltre avanzato proposte, in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR):
- per lo smaltimento dell’ingente arretrato che si verifica nel terzo grado di giudizio presso la Corte di Cassazione, che rappresenta il vero “collo di bottiglia” della giustizia tributaria perché allunga eccessivamente i tempi per ottenere una sentenza definitiva;
- per il perfezionamento delle piattaforme tecnologiche e le banche dati della giurisprudenza tributaria di merito, garantendone la piena accessibilità da parte del pubblico al fine di intervenire sulla funzione predittiva connessa con la conoscenza della giurisprudenza.