L'Agenzia delle Entrate ha recentemente aggiornato le FAQ in tema di fatturazione elettronica. Questa volta, in particolare, l'Agenzia chiarisce come si predispone una fattura elettronica nei confronti di clienti finali stranieri privi di codice fiscale italiano tramite la procedura disponibile sul portale ”Fatture e corrispettivi” e il software stand alone, dal momento che viene richiesta obbligatoriamente l’indicazione del codice fiscale o della partita Iva.
Nella FAQ n. 63 l'Agenzia Entrate precisa che l’operatore IVA italiano può scegliere di emettere verso un cliente estero (comunitario o extracomunitario) sia soggetto business che consumatore finale, una fattura elettronica e, in tal caso, non sarà necessario trasmettere i dati di tale fattura tramite l’esterometro.
La fattura elettronica predisposta, in particolare, deve riportare:
- nel campo Codice destinatario il 7 caratteri “XXXXXXX”
- nella sezione 1.4.1.1 “IdFiscaleIVA” del blocco 1.4 “Cessionario/Committente”, rispettivamente:
- nel campo 1.4.1.1.1 “IdPaese” il codice Paese estero (diverso da IT e espresso secondo lo standard ISO 3166- 1 alpha-2 code);
- nel campo 1.4.1.1.2 “IdCodice” un valore alfanumerico identificativo della controparte (fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità);
- se il cliente è un soggetto consumatore finale estero, compilare anche il campo 1.4.1.2 “CodiceFiscale” con il medesimo valore riportato nel campo “IdCodice”.
Infine, per indicare in fattura l’indirizzo estero del cliente bisognerà selezionare la nazione di appartenenza (e così non sarà necessario compilare la Provincia) e il campo CAP andrà compilato con il valore generico 00000. Si potrà utilizzare l’indirizzo per indicare il CAP straniero.