E’ stata avviata una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e Banca d’Italia per produrre analisi periodiche sulla base dei dati amministrativi delle Comunicazioni obbligatorie, relative all’instaurazione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro alle dipendenze.
Il primo numero, in particolare, fornisce un’analisi dell’andamento delle posizioni lavorative nel 2020, ed in particolare le tendenze nazionali e locali.
“I dati sulle comunicazioni obbligatorie relativi all’anno 2020 – afferma il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo – ci restituiscono un quadro che, nonostante le problematiche note dovute alla pandemia, presenta alcuni elementi da evidenziare come la sostanziale stabilità del numero complessivo dei posti di lavoro (-42mila unità nell’anno nei settori non agricoli), i saldi positivi in alcune aree del Paese (in particolare nel Mezzogiorno) e l’incremento delle posizioni a tempo indeterminato (+260mila). Se pur a fronte di un arretramento rispetto al 2019, le misure messe in campo dal Ministero del Lavoro e da tutto il Governo – prime fra tutte la cassa integrazione COVID-19, il blocco dei licenziamenti e gli incentivi all’occupazione – nonché la forte resilienza del nostro sistema produttivo, hanno contribuito ad arginare l’impatto negativo della crisi permettendo di preservare centinaia di migliaia di posti di lavoro che altrimenti sarebbero andati perduti. Ciò ha evitato che gli effetti di una crisi sanitaria tramutatasi presto in economica diventassero permanenti. Ci attendono ancora mesi difficili ma l’attenzione dell’Esecutivo resta alta”.