E' approdato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che dà piena operatività al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa, istituito dal Decreto Rilancio, che consente allo Stato attraverso Invitalia di poter entrare nel capitale delle aziende in crisi per un ammontare massimo di 10 milioni di euro e per un periodo non superiore a 5 anni.
L’obiettivo del Fondo è quello di facilitare la ristrutturazione di imprese in difficoltà, prevedendo una combinazione di aiuti all’investimento e alle tutele occupazionali.
Vi possono accedere, oltre che le aziende titolari di marchi storici di interesse nazionale, le imprese con oltre 250 dipendenti o che, indipendentemente dal numero degli occupati, detengono beni e rapporti di rilevanza strategica per l’Italia rivestendo un ruolo chiave nel promuovere lo sviluppo e il benessere della collettività.
L'intervento nel capitale di rischio, spiega il MISE, dovrà essere accompagnato da un apporto di investitori privati per almeno il 30%. Il tetto dei 10 milioni vale per il complesso degli interventi e può essere superato solo se solo se partecipano anche Regioni o altre amministrazioni locali. La deroga per le Pmi vale anche nei casi di proroga di sei mesi della cassa integrazione straordinaria per cessazione. Il Fondo ha una disponibilità di 300 milioni per il 2020, rifinanziata con ulteriori 250 milioni per il 2021.