Nella seduta del 27 ottobre 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto “Ristori”, che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, ed in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.
Il Decreto, in particolare, prevede lo stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.
Una delle principali misure introdotte riguarda un nuovo contributo a fondo perduto, che le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal Decreto “Rilancio”.
Incluse tra la platea dei beneficiari anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.