Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta di mercoledì 13 maggio scorso, il “Decreto Rilancio”. Tra le misure introdotte per la ripresa della Giustizia durante la cosiddetta “Fase 2”, le più significative sono:
- lo stanziamento di 40 milioni di euro per la sanificazione degli uffici giudiziari, l’acquisto di pc portatili per il lavoro agile e per il pagamento del lavoro straordinario svolto dal personale di Polizia Penitenziaria, direttori del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
- la semplificazione della procedura di reclutamento del personale amministrativo non dirigenziale, per un totale di 3.250 unità destinate agli uffici giudiziari. Il Ministero potrà inoltre reclutare altre 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale, con contratto a tempo determinato di 24 mesi, da destinare allo smaltimento dei processi pendenti e all’avvio della digitalizzazione del processo penale.
Saranno inoltre nominati 500 ulteriori giudici ausiliari da destinare per quattro anni alle Corti d’appello. - relativamente ai concorsi per magistrato ordinario, notarile e per l’esame di abilitazione alla professione forense sono inoltre state approvate variazioni per le modalità di correzione e svolgimento degli stessi, in modo da permettere la conclusione di procedure in corso. La correzione degli elaborati, quindi, possa avvenire anche “a distanza”, mentre le prove orali potranno svolgersi “da remoto”.