Il 14 aprile scorso l’Unione delle Camere Penali Italiane ha scritto una lettera indirizzata al Garante Privacy contenente alcuni quesiti rilevanti in materia di protezione dei dati personali alla luce dell’introduzione del cosiddetto processo penale da remoto, introdotto con il Decreto-Legge n. 18/2020 per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il 17 aprile scorso il Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, ha scritto una lettera al Ministro della Giustizia in merito ai suddetti quesiti ed, in particolare, alle procedure adottate ai fini della celebrazione da remoto delle udienze penali, sulla base di quanto disposto dai decreti-legge nn. 11 e 18 del 2020.
Nella lettera il Garante Privacy chiede al Ministro Bonafede "ogni elemento ritenuto utile alla migliore comprensione delle caratteristiche dei trattamenti effettuati nel contesto della celebrazione, a distanza, del processo penale, ai fini dell’esercizio delle funzioni istituzionali attribuite a questa Autorità".